I "dati tecnici" di KTJ
Tutti i risultati scientifici più significativi, raccolti sia negli studi eseguiti, sono stati raggruppati nella tabella "Dati tecnici" a garanzia che tutti i dispositivi realizzati con la meccanica KTJ, è corrispondente a quanto sperimentalmente ricavato.
Legenda e riferimenti bibliografici
· Ampiezza movimento ginocchio: KTJ permette un'ampiezza "goniometrica" da 0 a 135°
· Rientro del centro istantaneo di rotazione: fa riferimento alla colonna Rientro [cm] nella quale appaiono i valori parziali in riferimento all'angolo di flessione (arco)
· Massima Tensione su LCA - LCP: fa riferimento alle colonne kg LCA (legamento crociato anteriore) e kg LCP (legamento crociato posteriore) nella quale appaiono i valori parziali in riferimento all'angolo di flessione (arco)
· Moto proposto: fa riferimento alla colonna Moto nella quale appaiono i valori parziali in riferimento all'angolo di flessione (arco)
· Allineamento ginocchio-snodo: Autocentraggio pur non essendo una caratteristica meccanica, viene associato al maggior comfort offerto dai tutori KTJ
· Ampiezza movimento ginocchio: KTJ permette un'ampiezza "goniometrica" da 0 a 135°
· Rientro del centro istantaneo di rotazione: fa riferimento alla colonna Rientro [cm] nella quale appaiono i valori parziali in riferimento all'angolo di flessione (arco)
· Massima Tensione su LCA - LCP: fa riferimento alle colonne kg LCA (legamento crociato anteriore) e kg LCP (legamento crociato posteriore) nella quale appaiono i valori parziali in riferimento all'angolo di flessione (arco)
· Moto proposto: fa riferimento alla colonna Moto nella quale appaiono i valori parziali in riferimento all'angolo di flessione (arco)
· Allineamento ginocchio-snodo: Autocentraggio pur non essendo una caratteristica meccanica, viene associato al maggior comfort offerto dai tutori KTJ
Il terzo perno guida - Nella progettazione dello snodo è stato anche previsto un terzo perno periferico per migliorare la funzionalità. Il terzo perno, infatti, scorre sul bordo esterno della piastra tibiale in posizione opposta al primo perno, controbilanciandone l’attrito e aumentando i punti di contatto in ogni fase della flessione.
Le barre laterali – Nei tutori, lo snodo è necessariamente collegato a due barre laterali, una superiore femorale ed una inferiore tibiale. Le barre vengono poste lungo l’asse longitudinale dell’arto inferiore e vengono ancorate allo stesso con 4 cinghie. Tale ancoraggio tende a mantenere il contatto tutore/arto e a creare una forza di attrito tra le parti a contatto a monte ed a valle del ginocchio, che tendono ad affiancarsi alla struttura articolare condividendo il gravare del carico in qualsiasi fase della flesso-estensione.
Le barre laterali – Nei tutori, lo snodo è necessariamente collegato a due barre laterali, una superiore femorale ed una inferiore tibiale. Le barre vengono poste lungo l’asse longitudinale dell’arto inferiore e vengono ancorate allo stesso con 4 cinghie. Tale ancoraggio tende a mantenere il contatto tutore/arto e a creare una forza di attrito tra le parti a contatto a monte ed a valle del ginocchio, che tendono ad affiancarsi alla struttura articolare condividendo il gravare del carico in qualsiasi fase della flesso-estensione.