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lo scarico del rimbalzo

Per evitare che le sollecitazioni di “rimbalzo” si scarichino all’interno del ginocchio, è indispensabile ancorare tutto l’arto inferiore alla macchina (la coscia alla seduta e la gamba al braccio mobile) affinché tali sollecitazione “dannose” vengano assorbite dall’organo meccanico.
Picture
Questa operazione però non è possibile con le attuali leg extension in quanto comporta una ulteriore problematica collegata alla differenza di traiettoria macchina/ginocchio, peraltro messa in luce dall’analisi bibliografica.
Il braccio mobile si muove, infatti, unicamente con moto rotatorio attorno ad un centro fisso, mentre il ginocchio dopo i 30 gradi compie un moto a spirale rientrante.

Ciò comporta che se la gamba viene ancorata al braccio mobile, quest'ultimo trascinerà il ginocchio sulla sua traiettoria a centro fisso;
con la gamba ancorata in estensione, durante la flessione verrà allontanata dalla sua radice con grande sofferenza dei legamenti
con la gamba ancorata in flessione, durante l’estensione si crea una forte compressione tra i capi articolari con grave sofferenza delle cartilagini,  dei menischi e del legamento crociato posteriore.
La risoluzione della problematica, quindi, deve necessariamente prevedere che la leg extension proponga una movimentazione roto-traslatoria del braccio mobile, analoga a quella del ginocchio affinchè si possa ancorare tutto l’arto inferiore alla macchina (la coscia alla seduta e la gamba al braccio mobile) senza provocare situazioni di allontanamento tra i capi articolari ad allo stesso tempo scaricare il “rimbalzo” sulla struttura della macchina.
Giancarlo Pellis - Loc. S. Croce 99 - 34151 Trieste - ITALIA - P.I. 01243370325